Quando qualcuno mi dice negro di merda io rispondo sempre ridendo: “Puoi fare di meglio”.

La rivincita di David.

David ha 24 anni, è nigeriano e oggi vive nelle Marche .

È arrivato in Italia che aveva soltanto 10 anni, insieme a sua madre e a suoi fratelli, per raggiungere suo padre, laureatosi in Francia e in Italia già dal 2000, dove lavorava come ingegnere.

Diversi i motivi che hanno spinto la famiglia di David a venire a vivere in Italia, ma tra i più importanti quello religioso. “Siamo molto religiosi“, mi racconta infatti David , che professa la religione cristiana evangelica.

Suo “babbo”, come lo chiama ancora lui, era infatti un Pastore, che nella religione evangelica rappresenta un po’ la guida dei credenti, non esistendo le figure di suore e preti, come in quella cattolica.

Così suo padre è diventato in Italia un punto di riferimento per molte persone della comunità nigeriana che non avevano una “chiesa” o luoghi dove celebrare “messe”. Nel tempo a questa comunità si sono aggiunti anche molto italiani. Una sorta di “missione” quindi quella che ha motivato il papà di David e tutta la sua famiglia a trasferirsi nel nostro Paese.

David racconta che all’inizio è stato difficile lasciare la sua terra, soprattutto quando è sopraggiunta la nostalgia degli amici, dei cugini, dei Natali, qui troppo freddi e lontano dai suoi affetti.

Nessun rimpianto“, ribadisce però David, che a soli 24 anni fa trasparire dalle sue parole una forza rara.

Non so se la mia vita sarebbe stata diversa in Nigeria, perché è comunque un Paese ormai in via di sviluppo, però sicuramente non si vive come qui  in Italia, è inutile negarlo“.

Per David però crescere in Italia non è stato così facile. “Certo oggi il peggio è passato, e ormai gli insulti razzisti non mi fanno più alcun effetto, ma ricordo perfettamente che mio padre per integrarmi mi mandò a scuola di calcio. E la cosa che più mi feriva era che durante le partite non subivo insulti razzisti solo dagli avversari ma anche dai compagni di squadra“.

Il calcio è stato per David “la sua scuola di vita”, quella dove si è “fatto le ossa”, quella che gli ha permesso di diventare l’uomo forte che è.

Non serve autodistruggersi, bisogna solo andare avanti. Oggi quando una persona mi dice negro di merda, io rispondo sempre ridendo << Puoi fare di meglio>>”.

David qualche giorno fa ha conseguito a Urbino la laurea in lingue e letterature straniere, un traguardo grandissimo , motivo di orgoglio per lui stesso, per la sua famiglia e per tutti i suoi conterranei, perché David ce l’ha fatta, in una terra non sua, in una terra spesso ostile, in una terra che parla di uguaglianza ma poi ti chiama “negro di merda”.

David ce l’ha fatta, nonostante tutto, nonostante la morte di suo “Babbo”, sopraggiunta pochi giorni dopo il suo ultimo esame, e a pochi giorni dalla sua grande vittoria.

David è forte, e parla fiero.

David e la sua rivincita, che con il suo sorriso rivolto al cielo dedica all’uomo che gli ha insegnato a non arrendersi mai e a lottare per ogni sogno che ne valga la pena.

2 risposte a "Quando qualcuno mi dice negro di merda io rispondo sempre ridendo: “Puoi fare di meglio”."

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